Radio Picnic residence for creative radio

GIAN PAOLO MINELLI

Plan Canal

[…] Nelle culture occidentali la città è stata a lungo immaginata come spazio dell’integrazione sociale e culturale. Luogo sicuro, protetto dalla violenza della natura e degli uomini, produttore di nuove identità, sede privilegiata di ogni innovazione tecnica e scientifica, culturale e istituzionale. Nella città occidentale ricchi e poveri si sono da sempre incontrati e continuano a incontrarsi, ma sono anche sempre più resi visibilmente distanti. Oggi più che in passato, nelle grandi aree metropolitane, le disuguaglianze saltano agli occhi e strategie di distinzione ed esclusione sono state spesso favorite dallo stesso progetto urbanistico.
Bernardo Secchi.

Come in altre aree metropolitane del mondo, la città di Bruxelles, dovrà affrontare il tema della densificazione e della riorganizzazione urbana, in vista della crescita demografica e della concentrazione della popolazione mondiale in vaste aree urbane. A questo proposito il governo della regione Bruxelles – Capitale, ha promosso un concorso per ripensare e proporre soluzioni per la Bruxelles del 2040.

L’architetto urbanista Alexandre Chemetoff, ha sviluppato un progetto intitolato Plan Canal/Kanaalplan.
Si tratta di un piano d’azione, di una strategia per accompagnare la trasformazione in una delle zone più sensibile della regione, la vallata della Senna e del Canale.
La linea d’acqua è una frattura sociale e urbana nel tessuto della capitale belga, lì dove i problemi e i bisogni si sono accumulati: bisogno di alloggi popolari e accessibili, bisogno di posti di lavoro, bisogno di luoghi ricreativi, di spazi naturali, di luoghi per l’insegnamento e di spazi pubblici di qualità.
L’urbanista Chemetoff propone un metodo, una filosofia, concentrarsi sulle aree adiacenti al canale che attraversa per 14 km. la città.

Durante la mia residenza a Radio Picnic, ho percorso il canale, tutti i giorni una parte, con il mio grande apparecchio fotografico analogico, una Sinar 4×5 inc. Nel marsupio 8 negativi, ciò vuol dire 8 fotografie a disposizione per l’intera giornata di lavoro.
Alla macchina fotografica abbiamo collocato “due orecchie”, due microfoni per registrare l’ambiente, i miei solitari commenti, mentre inquadro e prendo delle decisioni su cosa fotografare.

Gian Paolo Minelli in residence in Bruxelles June 2017

length: 33’52 min
language: italiano, français, espagnol
tags: image sonore, documentaire, urbanisme, photographie

sinar-con-le-orecchie

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