Radio Picnic residence for creative radio

MARCO LAMPIS

RADIO ATLANTIDE

Partiamo dal mare per limitare i confini.
È principalmente il mare a disegnare la terra, a darle la sua forma, modellando i golfi, l’alto mare, gli stretti e parimenti gli istmi, le penisole e i capi.
Nella letteratura antica il mare è il luogo enigmatico per eccellenza.
Il grande abisso, questa distesa palpitante, essenza dell’inconoscibile, è il simbolo del disordine che precede la civilizzazione.
La sua mobile immensità reca in se la sciagura, è reliquia della catastrofe, cioè del diluvio; raffigura al tempo stesso il germe della vita e lo specchio della morte.
Il suo stesso moto perpetuo rammenta l’eventualità di un nuovo diluvio.
Non c’è mare nel giardino dell’eden.
Poichè la creazione si è compiuta in funzione dell’uomo, che ne è al contempo scopo e fulcro, questo segno – il mare -, privo di forma, gli resta estraneo.
L’oceano è reliquia di quella sostanza primordiale indifferenziata a cui, per trasformarla in natura creata, bisognava imporre una forma.
Questo l’elemento indomabile manifesta l’incompiutezza della creazione.
L’aria che infetta la terra sarebbe originata dal diluvio; si tratterebbe del maleodorante residuo delle esalazioni mefitiche che, mentre le acque si ritiravano, impregnarono la superficie terrestre sino a che questa rimase ingombra della carne morta e putrefatta degli animali annegati.
Per sfuggire alle emanazioni, per lungo tempo gli uomini rimasero sulle montagne. La montagna, altra caotica traccia della catastrofe.
Questa opinione rafforza l’immagine repellente della riva.
La linea delle rive è solo un rudere: orrida desolazione del fondo marino svelato dal riflusso. La schiuma salata è il suo sudore;
Le maree sono le sue febbri.
L’oceano caotico, verso disordinato del mondo, appare come una delle immagini ricorrenti della follia.
Omero non affermò mai che Ulisse amasse veramente il mare: è il desiderio delle rive di Itaca che lo spinge ad imbarcarsi.
Alain Corbin . L’invenzione del mare

In a split residence between mai and june 2014

lenght: 32 min
language: italian
tags: sea, radio, altlantis, sardinia, soundscape, field recording, underwater

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